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Tutti i posti dove gli oss possono lavorare - differenze e caratteristiche
Re: cooperative
12 Anni 11 Mesi fa #71508
da 123
in che tipo di cooperative l oss lavora?GRAZIE
Re: cooperative è stato creato da 123

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- chiccoss
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12 Anni 11 Mesi fa #71530
da chiccoss
Risposta da chiccoss al topic Re: cooperative
Ciao 123 !! Tipo a, b, comunita' tipo a, b e c.
FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE
Nelle cooperative sociali operano figure amministrative, manageriali, intermedie. Normalmente è richiesta a tutti una formazione specifica o, per quanto riguarda professioni non regolamentate, almeno dell'esperienza già acquisita nel campo sociale.
Variano le richieste delle figure professionali necessarie a seconda del tipo di cooperativa. Nelle cooperative socio assistenziali (tipo A) trovano occupazione operatori e animatori, educatori, psicologi, pedagogisti, medici, maestri di scuola materna o di asilo nido, fisioterapisti, assistenti sociali, insieme con operatori socio sanitari (OSS), badanti e persone con bassa scolarità.
Nelle cooperative di tipo B lavorano insieme persone svantaggiate, che altrimenti sarebbero oggetto di assistenza (soggetti con handicap fisici o psichici, tossicodipendenti), lavoratori ordinari e soci volontari.
REQUISITI
Per lavorare in una cooperativa sociale bisogna avere conoscenze e competenze tecniche; occorre ricordare infatti che la cooperativa sociale è un tipo di impresa, ma sarebbe opportuno ricordare anche che la motivazione che spinge a lavorare in cooperative sociali è la condivisione del loro fine.
MODALITA' DI ACCESSO
Dal 2003, con la Legge Biagi, è stata soppressa la distinzione tra rapporto associativo e rapporto di lavoro, pertanto, per divenire soci lavoratori, occorre prima aderire alla cooperativa in qualità di socio, poi, anche in un momento successivo, scegliere il rapporto di lavoro tra dipendente, autonomo, o collaboratore con contratto a progetto.
DIRITTI DEL SOCIO LAVORATORE DIPENDENTE
I soci - secondo il principio "una testa un voto" - hanno il diritto di essere nominati e di votare gli amministratori e il bilancio annuale. Quando la cooperativa realizza degli utili i soci possono trarne benefici, attraverso il ristorno, sotto forma di integrazione al salario o al capitale versato.
Il socio lavoratore dipendente ha gli stessi diritti dei lavoratori di altre società. In particolare, la retribuzione non può essere inferiore rispetto ai minimi stabiliti dai contratti collettivi di settore e devono essere garantiti i trattamenti di ferie, malattia, ecc. Bisogna precisare che non viene però applicato l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e, in caso di licenziamento senza giusta causa, il socio lavoratore non può chiedere di essere reintegrato nel posto di lavoro. Può comunque chiedere il risarcimento del danno.
Comunita' Alloggio
Servizio residenziale per persone disabili. Si caratterizza come servizio funzionale alla soddisfazione dei bisogni della persona, al mantenimento ed al potenziamento delle capacità e dei livelli di autonomia acquisiti, al percorso di crescita personale ed all’inserimento sociale, prestando particolare riguardo alla rete dei rapporti già esistenti ed alla strutturazione di reti di sostegno al singolo e al gruppo.
Esistono tre tipi di Comunità Alloggio:
COMUNITA’ ALLOGGIO - Tipo A
Accoglie persone disabili fisiche e sensoriali con un grado di disabilità non incidente sulle facoltà intellettive e relazionali, con necessità di sostegno nella conduzione della vita quotidiana.
COMUNITA’ ALLOGGIO - Tipo B
Accoglie persone con disabilità medio lieve con necessità di supporto educativo e sostegno tutelare.
Si prevedono due fasce di incremento della retta base per la frequenza ad attività diurne socializzanti e/o occupazionali con frequenza part time (4 ore) oppure a tempo pieno (7,30/8 ore) determinato per specifiche progettualità in sede di valutazione UVH.
COMUNITA’ ALLOGGIO - Tipo C
Prevede l’inserimento di persone con disabilità medio grave e grave.
Il servizio deve garantire almeno 4 ore di attività diurne strutturate (comprese nelle rette).
Alla prossima,ciao.
FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE
Nelle cooperative sociali operano figure amministrative, manageriali, intermedie. Normalmente è richiesta a tutti una formazione specifica o, per quanto riguarda professioni non regolamentate, almeno dell'esperienza già acquisita nel campo sociale.
Variano le richieste delle figure professionali necessarie a seconda del tipo di cooperativa. Nelle cooperative socio assistenziali (tipo A) trovano occupazione operatori e animatori, educatori, psicologi, pedagogisti, medici, maestri di scuola materna o di asilo nido, fisioterapisti, assistenti sociali, insieme con operatori socio sanitari (OSS), badanti e persone con bassa scolarità.
Nelle cooperative di tipo B lavorano insieme persone svantaggiate, che altrimenti sarebbero oggetto di assistenza (soggetti con handicap fisici o psichici, tossicodipendenti), lavoratori ordinari e soci volontari.
REQUISITI
Per lavorare in una cooperativa sociale bisogna avere conoscenze e competenze tecniche; occorre ricordare infatti che la cooperativa sociale è un tipo di impresa, ma sarebbe opportuno ricordare anche che la motivazione che spinge a lavorare in cooperative sociali è la condivisione del loro fine.
MODALITA' DI ACCESSO
Dal 2003, con la Legge Biagi, è stata soppressa la distinzione tra rapporto associativo e rapporto di lavoro, pertanto, per divenire soci lavoratori, occorre prima aderire alla cooperativa in qualità di socio, poi, anche in un momento successivo, scegliere il rapporto di lavoro tra dipendente, autonomo, o collaboratore con contratto a progetto.
DIRITTI DEL SOCIO LAVORATORE DIPENDENTE
I soci - secondo il principio "una testa un voto" - hanno il diritto di essere nominati e di votare gli amministratori e il bilancio annuale. Quando la cooperativa realizza degli utili i soci possono trarne benefici, attraverso il ristorno, sotto forma di integrazione al salario o al capitale versato.
Il socio lavoratore dipendente ha gli stessi diritti dei lavoratori di altre società. In particolare, la retribuzione non può essere inferiore rispetto ai minimi stabiliti dai contratti collettivi di settore e devono essere garantiti i trattamenti di ferie, malattia, ecc. Bisogna precisare che non viene però applicato l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e, in caso di licenziamento senza giusta causa, il socio lavoratore non può chiedere di essere reintegrato nel posto di lavoro. Può comunque chiedere il risarcimento del danno.
Comunita' Alloggio
Servizio residenziale per persone disabili. Si caratterizza come servizio funzionale alla soddisfazione dei bisogni della persona, al mantenimento ed al potenziamento delle capacità e dei livelli di autonomia acquisiti, al percorso di crescita personale ed all’inserimento sociale, prestando particolare riguardo alla rete dei rapporti già esistenti ed alla strutturazione di reti di sostegno al singolo e al gruppo.
Esistono tre tipi di Comunità Alloggio:
COMUNITA’ ALLOGGIO - Tipo A
Accoglie persone disabili fisiche e sensoriali con un grado di disabilità non incidente sulle facoltà intellettive e relazionali, con necessità di sostegno nella conduzione della vita quotidiana.
COMUNITA’ ALLOGGIO - Tipo B
Accoglie persone con disabilità medio lieve con necessità di supporto educativo e sostegno tutelare.
Si prevedono due fasce di incremento della retta base per la frequenza ad attività diurne socializzanti e/o occupazionali con frequenza part time (4 ore) oppure a tempo pieno (7,30/8 ore) determinato per specifiche progettualità in sede di valutazione UVH.
COMUNITA’ ALLOGGIO - Tipo C
Prevede l’inserimento di persone con disabilità medio grave e grave.
Il servizio deve garantire almeno 4 ore di attività diurne strutturate (comprese nelle rette).
Alla prossima,ciao.
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